TITOLO: Credevo fosse Amore
AUTORE: Silvia Bonizzi 
CASA EDITRICE: Independently published
GENERE: Romanzo rosa
PREZZO VENDITA: 11,50€
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BIOGRAFIA AUTORE:

Amo la lettura e tutto ciò che la riguarda: le discussioni finali, i disaccordi, l'amore per questo o quel personaggio... Sono assolutamente pro-digitale e ho un rapporto ossessivo con il mio kindle. Ovviamente questo non mi impedisce di andare in libreria più volte al mese per un acquisto rigenerante (Non si esce da una libreria senza il sorriso). Cerco di leggere un po' di tutto, ma datemi una storia d'amore e mi renderete felice. Prediligo in particolare: Young adult, new adult, erotici e paranolmal romance. Sono un'appassionata di film, rigorosamente al cinema, e serie televisive: le mie preferite? One Tree Hill e Buffy... Non chiedetemi di scegliere, tra un mese sicuramente ve ne menzionerò altre due! Ogni tanto mi lascio “nerdizzare” da alcuni supereroi come Thor e Loki, oppure Arrow, soprattutto quando è Stephen Amell a vestirne i panni. La passione per la scrittura è sempre stata sepolta dentro di me, ma non ho mai forzato la mano perché sapevo che prima o poi, in un giorno qualunque, sarebbe uscita e a quel punto non avrei più potuto far altro che assecondarla.

TRAMA:

Lei si chiama Lia e ha lo sguardo spezzato, stanco e triste di chi nasconde un vuoto.Cela il colore vivo dei suoi occhi sotto un velo di malinconia. Ma io l’ho vista sorridere, ho visto quegli occhi tornare a brillare e il suo cuore alleggerirsi.No, lei non è una donna come tutte le altre, è il respiro nel quale vorrei perdermi, è il battito che vorrei afferrare e confondere con il mio, è il corpo perfetto e il volto bellissimo di chi porta sul petto il peso di un presente ingombrante. Io sono l’altro. Sono l’uomo che non può scegliere, ma sono anche l’unico in grado di ricostruire i suoi sorrisi distrutti, regalarle il sole in una giornata di pioggia e di stringerle la mano quando il mondo sembra investirla. Non posso prenderla. Non posso toccarla. Non posso raggiungerla.Eppure le mie mani la cercano e i nostri sguardi si scontrano per esplodere come fuochi d’artificio nel cielo più buio. Voglio colorare le sue notti, voglio spazzare via le nuvole con la forza del mio cuore, della mia anima, dei miei respiri. Voglio trattenerla nei miei abbracci e scaldarla durante i lunghi inverni. Voglio la mia splendida creatura.Non sono un angelo, ma so alleviare le sue ferite. Non sono perfetto, ma lo divento nell’istante in cui le sue dita si intrecciano alle mie. Lei non lo sa, ma quello sguardo spento quando si scontra con il mio diviene vivo, intenso, palpitante. Perché quello sguardo, dal nostro primo incontro, mi appartiene.

RECENSIONE:

Il romanzo di Silvia Bonizzi è stato uno spunto di riflessione.

Lia, una giovane ragazza di trent'anni, ama da sempre il suo migliore amico Luca.
All'età dei diciotto anni, Lia e Luca decideranno di sposarsi, senza dire nulla a nessuno, creando così delle discordie con la famiglia di Lia.

I genitori di Lia, non sono molto d'accordo con la relazione tra Lia e Luca, perchè Luca vuole Lia tutta per sé, vuole isolarla dal mondo, non le fa avere rapporti con la sua famiglia o con qualche amica.
Lia è completamente sola, al suo fianco ha solo Luca, si creerà così tra loro un rapporto totalitario e Lia sarà chiusa in una campana di vetro.

Lia diventerà una ragazza fragile e insicura, finché un giorno il padre di Lia ingaggerà Matteo, un giovane imprenditore per far restaurare la casa natale di Lia.

Lia così, inizierà a rompere quella campana di vetro, proverà curiosità verso Matteo e diventerà più sicura di sé e avrà più autostima.

Ma Luca se ne accorgerà?
E cosa succederà?

Questo non è un semplice romanzo rosa, ma è un romanzo con temi difficili su cui bisogna rifletterci.

Lia subirà delle violenze domestiche, Luca sarà violento e manesco, dopodiché Lia lo giustificherà addossandosi le colpe.


Quante donne giustificano le violenze domestiche?
Quante donne pensano di essere loro la causa?
Ogni giorno quando accendiamo la TV quante donne sono state uccise o ridotto in fin di vita dall'uomo che dicevano di amarle?

Un tema così delicato, trattato dalla scrittrice con i guanti bianchi.
Silvia è stata molto delicata ed è questo che ho apprezzato particolarmente.

Ricordo uno spot che vidi tempo fa su youtube.
Una donna diceva: "Ma se tu mi ammazzi dopo chi picchi?"

La donna diventa una vera valvola di sfogo per l'uomo, diventa oggetto.
Una triste verità, che ancora oggi nel 2019 esiste.

Il lessico utilizzato è scorrevole e ben strutturato.

Leggendo questo libro ho pensato alle tante donne che tacciono, che subiscono, ho pensato che Lia non è una, Lia sono io, Lia sei tu che stai leggendo, Lia siamo tutte noi.

L’amore dà libertà, non la toglie, l’amore dá sicurezza, non insicurezza, l’amore dà felicità non infelicità. 

A questo libro do 4 stelle e mi congratulo con l’autrice Silvia Bonizzi per aver trattato con grande delicatezza un argomento di attuale importanza. 

Recensione a cura di Pina. 

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