L'ultimo abbraccio edito Diarkos

 


Titolo: L'ultimo abbraccio
Autore: Gian Ettore Gassani
Casa editrice: Diarkos editore
Genere: Romanzo narrativo
Prezzo vendita: 19,00€

Trama:

«L’Internat era un fatiscente edificio grigio a forma di grande cubo a due piani, ubicato in una zona defilata di Pozen, immerso tra due boschi, raggiungibile attraverso una strada sterrata, piena di buche e pozzanghere permanenti. Non esistevano indicazioni o cartelli per raggiungerlo. Era un luogo triste, isolato, ingombrante, maledetto, e per questo volutamente dimenticato da tutti, come se il mondo si vergognasse di un luogo come quello.

La struttura, circondata da alti cancelli, come un carcere, era l’immagine più cruda del suo autoisolamento. Più che un luogo di accoglienza, era un luogo che respingeva chiunque non ne facesse parte. Varcato il cancello d’ingresso ci si imbatteva in un grande spiazzo che precedeva un sentiero stretto che portava all’edificio. Visibile nella sua imponenza spiccava un’enorme quercia secolare, da tutti conosciuta come l’albero più antico della zona con i suoi quattro secoli di vita».

Dimitri Wozniak a cinquantotto anni è un uomo solo. Da quando sua moglie Caterina è morta e suo figlio Gleb ha tagliato la corda per cercare fortuna, vive giornate troppo lunghe a Pozen, cittadina sulle sponde del Dnipro. La sua vita di postino in pensione si svolge nell’angoscia di non sapere come trascorrere il tempo. Il 22 dicembre 1987 riceve l’ennesima lettera dall’amata sorella Maria, che vive a Vladivostok, e che non vede da trent’anni. All’interno della busta trova una piccola foto in bianco e nero che li ritrae insieme, adolescente lui e bambina lei, sorridenti. È l’unica immagine della sua vita “prima”, della sua vita felice. Tutto il resto è andato perduto.

«Un romanzo che traccia le storie incrociate di ragazzi senza speranza, le cui esistenze tormentate hanno strappato loro l’innocenza dell’infanzia. Ma riusciranno a reagire, per costruirsi un avvenire luminoso. Sempre insieme».

È qui che inizia l’epifania di Dimitri: una rassegna di ricordi che affonda le sue radici nel lontano 1940, anno della scomparsa dei genitori e della conseguente segregazione nell’internat, l’orfanotrofio, con la sorellina. Reminiscenze che lo riporteranno, però, al tempo presente, in quanto quel luogo dimenticato da Dio tornerà prepotentemente nel suo quotidiano, insieme a una quercia magica capace di unire i destini dell’adulto Dimitri e di cinque orfanelli incontrati sulla lunga e tortuosa strada che è la vita.


Recensione:


Aprire le pagine di questo romanzo vuol dire entrare nella vita di Dimitri, in una vita tortuosa e sofferente ma ricca di valori e amore.


La storia comincia con il ricordo dell'infanzia sofferta di Dimitri, quest'ultimo polacco, a causa della guerra imminente sarà costretto a trasferirsi, con la sua famiglia, in Ucraina.

Purtroppo l'infanzia di Dimitri sarà triste e sofferta e si ritroverà a diventare grande prima del tempo.

Dopo la morte dei genitori, sarà trasferito, insieme a sua sorella, in un internat, un orfanotrofio, con regole rigide, con una direttrice che pensa solo al denaro.

Farà da cornice nelle sue giornate, un'immensa quercia, il punto di incontro con sua sorella e con Natalia, una nonna adottiva per i due ragazzi.


Durante la narrazione poi, si ritornerà al presente e Dimitri, ormai in pensione, non sa come trascorrere le sue giornate se non giocando a scacchi, finché non arriveranno da Mosca, trasferendosi nel suo palazzo, una bambina Svetlana e sua madre.

Svetlana, dolcissima, inizierà a trascorrere le giornate con Dimitri e anno per anno il loro rapporto si solidificherà diventando come nonno e nipote.


Una triste tragedia si abbatterà nella vita dei due e Svetlana sarà portata nello stesso internat dove aveva vissuto Dimitri.


Dimitri non dandosi pace, riuscirà a parlare con la nuova direttrice e inizierà a far visita a Svetlana nell'orfanotrofio, dopodiché si aggiungeranno a questi incontri, altri orfani, ognuno con un passato terribile sulle spalle.

In questo gruppo si creerà un legame indissolubile.


Dimitri sarà una figura d'esempio per i bambini, parlerà di se stesso, della sua vita, del suo grande amore Caterina.


Questo romanzo racchiude una storia forte, a tratti cruda, una storia sofferta, una vita travagliata.

Dimitri, durante la sua vita sarà un uomo buono, un uomo pieno d'amore da donare.


I temi trattati ne sono vari come la guerra, l'abbandono, la vita negli orfanotrofi...

Le ingiustizie saranno presenti, ma ciò che ho apprezzato è la forza di riscatto, la voglia di vivere che supera ogni ostacolo.


Un viaggio interiore da fare con se stessi, accompagnati da Dimitri.


Un romanzo che consiglio, un bagaglio culturale da portare sempre con sé.


Una storia toccante da non perdere.


Recensione a cura di Pina.



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