INTERVISTA ALLA SCRITTRICE GIADA SORDI

BIOGRAFIA:
Giada Sordi è una sognatrice oltre che scrittrice, originaria di La Spezia, una piccola città ligure, dove attualmente vive e lavora. Nel “Golfo dei poeti” trova l’ispirazione artistica che la porta a scrivere il suo primo romanzo della trilogia Come poli che si attraggono.  Nata nell’agosto 1991, la scrittrice si diploma nel 2010 nel ramo odontotecnico.  La piccola realtà in cui vive la porta a doversi adattare a fare diversi lavori. Nel 2015 decide di prendersi un periodo di pausa, inizia a viaggiare alla scoperta di abitudini e culture diverse dalla sua, e visita Paesi come la Francia, l’Inghilterra, la Spagna, la Croazia, la Grecia, l’Olanda, il Belgio, l’Egitto e il Giappone, dopo di che si dedica completamente alla sua opera, per far emozionare i lettori attraverso le sue parole.

Perché hai cominciato a scrivere?

Ho cominciato a scrivere perché amo emozionare gli altri, per provare ad emozionarli con le stesse emozioni che ho potuto provare io nella mia vita e vedere che effetto possono fare su una pelle diversa dalla mia o su degli occhi diversi dai miei. Scrivere mi permette di vivere in modo più profondo, mi piace far vivere la parola. È un po’ come mettersi completamente a nudo senza avere nessuna vergogna. Lo scrittore è di base un generatore di idee, di fantasie. Il bello dello scrittore e che riesce a far vivere ai suoi lettori esperienze completamente differenti da quelle che loro vivono di solito o la vita che avrebbero voluto fare. Ho iniziato a scrivere il mio romanzo “come poli che si attraggono” dopo un sogno. Tutto è nato dal sogno di quella bellissima notte che ha dato vita al capitolo cinque; da lì ho cominciato la storia, formandola ogni giorno, cambiandola, aggiungendo e cancellando frasi ogni mese.

C’è un’immagine nella tua memoria che ricollega al momento in cui hai deciso di voler diventare scrittrice?

Fin da bambina ho sempre riempito pagine e pagine bianche dei diari segreti, che mi ha sempre regalato mia madre, con l’inchiostro della mia penna preferita, annusandone a fine stesura il suo profumo. Il profumo dell’inchiostro è per me magia. Un’immagine che ancora oggi mi trasmette lo stesso pensiero, la stessa sensazione è quella di avere tra le mani un palloncino rosso è di lasciarlo volare via nel cielo, restando a guardarlo e sognando la leggerezza che trasmette. Da piccola quando lo facevo sognavo di diventare scrittrice e oggi che ci sono riuscita quando lo guardo spero che questo sogno continui. Ecco perché nel mio romanzo ho scelto un palloncino rosso come simbolo e all' interno ne sono spiegati tutti i suoi significati accomunati alla storia.

Qual è il tuo pubblico ideale?

Non ho un pubblico ideale, il bello di scrivere è che speri di emozionare più persone possibili con le tue parole e con quello che provi a trasmettere. Molto spesso sono belle anche le critiche da parte dei lettori, perché riescono a migliorarti, a migliorare la tua storia e la tua passione. Il pubblico ideale secondo me non esiste per una scrittrice, perché tutti servono e tutti ti regalano qualcosa.

Hai un luogo/una stanza dove preferisci scrivere?

Ho due posti preferiti... quando decido di iniziare a scrivere, accendo il PC, metto le cuffie tre alle orecchie e incomincio a scrivere ascoltando solo la musica e la mia immaginazione. D inverno nelle giornate piovose il posto che preferisco è la mia camera, chiudo la porta e infilo le cuffiette lasciando tutto il mondo fuori da quella stanza ed incomincio ad entrare nella mia seconda vita... quella che sto scrivendo. Nelle giornate estive invece prendo l’auto, un quaderno, iPod e vado nel mio secondo posto che preferisco, il mio preferito in assoluto. Un posticino che in pochissimi conoscono e che trovo sempre libero. Mi siedo in quel piccolo muretto che da su uno strapiombo sul mare e incomincio a sognare ad occhi aperti davanti all infinito del mare e al tramonto che si forma piano piano mentre scrivo pagina dopo pagina. Attorno è come avere il nulla, solo il suono della musica mi invade la mente e crea immaginazione... Questo è il mio posto preferito, quello dove ho scritto la maggior parte dei capitoli di “come poli che si attraggono “ e dove sto continuando quelli del prossimo.

Raccontaci l’emozione  del tuo primo libro pubblicato.

È stata l’emozione più grossa che potessi provare. Mi sono sentita come ti senti quando si realizza un sogno. Sono passata dall’essere felice, entusiasta, soddisfatta, al non posso crederci che sia davvero successo. È stata un’emozione forte...

Consigliaci un libro non tuo.

Il mio libro preferito e quello che consiglio a tutti è e rimarrà sempre orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Veramente bellissimo!!! Letto tre volte.

Hai progetti futuri?

Sono alle prese con lo scrivere il secondo libro di come poli che si attraggono... sarà una trilogia. E ho già iniziato a scrivere qualche capitolo di una nuova storia... ancora più emozionante e affascinate! Scrivere è una passione troppo grossa per lasciarla sfumare via, il mio futuro lo vedo così, a creare storie per emozionare voi lettori... questi sono i miei progetti futuri.

Come nascono i titoli per i tuoi romanzi?

Nascono concentrandomi sulla storia... su qualcosa che potrebbe assemblare il tutto e con quella parola o frase si può creare già un’immaginazione della storia stessa. I titoli sono la cosa più importante, oltre la copertina. Come poli che si attraggono l’ho formato, sdraiata su un’amaca, assieme al ragazzo che mi ha dato modo di scrivere molti capitoli di questo romanzo facendomeli vivere. Dalle mie parole mescolate con le sue ne è nato questo titolo... e non si poteva creare titolo migliore per questa storia se non questo.

Presentami la tua opera.

Come poli che si attraggono il primo romanzo della trilogia. Mai abbandonare la felicità. Mai. Bisogna cercarla, viverla e farsi travolgere dalle emozioni, quelle forti, positive, che ci danno l’energia per sentirsi vivi. Anche quando sembra che tutto sia perduto, anche quando l’amore che pensavano durasse per sempre ci deluderà. L’amore la cambierà per sempre e non sarà più possibile nascondersi... perché l’amore ci cambia e ci rende migliori. Perché l’amore ci illumina la vita anche se ci fa soffrire. Come poli che si attraggono ti riempirà di messaggi per avere la voglia di ricominciare e di non smettere di credere... Ti farà sognare... Come ha fatto sognare me!

Sei mai stata tentata di mollare tutto?

Sono una ragazza molto determinata e con una forza incredibile, che ho potuto constatare di avere superando qualsiasi delusione o cose che mi sono capitate nella vita. Se iniziò una cosa la devo per forza portare a termine, di qualsiasi cosa si tratti. Non esistono scuse o la parola è impossibile... tutto si può fare, tutto è possibile se si ha la voglia di continuare e di superare le difficoltà. Le scuse sono solo scuse per non faticare! Parto già in partenza mettendomi in testa che niente è facile nella vita, ma più una cosa è difficile è più la soddisfazione sarà grande alla fine o durante il percorso.

Hai un consiglio da dare a coloro che verranno intraprendere questo percorso.

Non smettete di credere in ciò che fate, in ciò che desiderate. Specialmente se è ciò che avete sempre sognato è ancora adesso lo trovate importante. Non ci fate spaventare dalle difficoltà che vi si presenteranno davanti. Credeteci fino alla fine, anche quando stare andando tutto male, sarà lo che dovrete fare tutti gli stessi, usare tutta la vostra forza e cercare di sollevare il vostro sogno. Niente è semplice, ma anche solo il fatto di averci provato vuol dire aver già vinto...


Una frase che ti rappresenta.

Non aspettare di essere felice per sorridere. Ma sorridi per essere felice. Perché sorridere ci illumina la vita e anche lo sguardo e io vivo le giornate con il sorriso stampato sulle labbra senza fare fatica. Perché sorridere è la cosa che preferisco fare!

Ringrazio la scrittrice Giada Sordi per l'intervista.

A cura di Pina.

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