INTERVISTA ALLA SCRITTRICE MANUELA SELETTI 


BIOGRAFIA:

Manuela Seletti è nata nel 1973 a La Spezia, dove tuttora vive e lavora. E' estetista e gestisce un salone di bellezza nel centro storico della città. Collabora con il quotidiano "Il Secolo XIX" con una rubrica mensile sul benessere e l'estetica. Frequenta una scuola di recitazione e fa parte di una piccola compagnia teatrale. Con i tuoi occhi mi vedo è il suo primo romanzo pubblicato.




Perché hai cominciato a scrivere?

Ho cominciato a scrivere perché non riuscivo più a contenere la mia fantasia. Sentivo il bisogno di raccontare storie e far vivere ai lettori le emozioni che vivo io.

C’è un’immagine della tua memoria che ricollega al momento in cui hai deciso di voler diventare scrittrice?

Ero poco più che una bambina quando lessi “La Storia infinita” di Michael Ende. Quel libro mi inghiottì letteralmente e immaginai di diventare così brava a scrivere per riuscire a trasportare chi mai avesse letto qualche mio racconto , dentro la storia, proprio come quello scrittore era riuscito a fare con quel romanzo.

Qual è il tuo pubblico ideale?

Non ho un pubblico ideale, però vorrei arrivare a tutti, alle persone sensibili e sognatrici.

Hai un luogo, stanza dove preferisci scrivere?

Siccome lavoro tutto il giorno, riesco a scrivere soltanto la sera. Scrivo sul mio divano, in sala, sul mio piccolo note book. Possibilmente al buio e con la mia musica preferita in cuffia.

Raccontaci l’emozione del tuo primo libro pubblicato.

Una forte emozione. Vederlo nella vetrina di una libreria mi ha fatto battere forte il cuore. Per la presentazione ufficiale ho offerto un bellissimo aperitivo e vedere le persone che chiedevano la dedica sulla loro copia mi ha commosso e ricordo ancora che mi tremavano le mani !


Consigliaci un libro non tuo.

E’ difficile consigliare libri. Bisognerebbe conoscere le persone, le esigenze e i gusti. Però tutti dovrebbero leggere almeno un romanzo di Margaret Mazzantini. La sua cifra stilistica è notevole, Una scrittrice di grande sensibilità che riesce veramente a suscitare emozioni “fisiche” soltanto con una frase. Spesso cruda e tagliente, io adoro il suo modo di essere realistica e nello stesso tempo creare visioni quasi oniriche  che rimangono impresse nella mente come marchiature a fuoco. Stile inconfondibile.


Hai progetti futuri?

Per il momento sto ultimando la stesura di un nuovo romanzo e sto collaborando con una blogger che ha voluto inserire due miei racconti in due antologie presto in uscita. Il mio sogno è realizzare un romanzo storico dove racconterò una storia molto romantica, realmente accaduta ambientata in un posto magico della mia terra, la Liguria.


Come nascono i titoli per i tuoi romanzi?

Spesso nascono da una frase pronunciata da uno dei protagonisti della storia , a volte scelgo un titolo che possa suscitare curiosità, anche perché il panorama degli esordienti è vastissimo ed essendo perfetti sconosciuti ce la giochiamo tutta su titolo e copertina!


Presentami le tue opere.

Il primo libro l’ho pubblicato autonomamente ed è un omaggio a mio padre che scomparse nel 2007. Era un pittore molto conosciuto e molto bravo. Il libro si intitola “Sergio Seletti, una vita per l’arte” . E’ una raccolta di articoli di giornale, recensioni, critiche e illustrazioni delle sue opere principali, intervallate da riflessioni , aneddoti e stralci biografici e riferimenti al nostro bellissimo rapporto.
Il mio primo romanzo pubblicato , è uscito lo scorso giugno e si intitola “Con i tuoi occhi mi vedo” edito dal gruppo Alterego . E’ una dolcissima e passionale storia d’amore. E’ un bellissimo viaggio  nel tempo, dove le stagioni della vita si intrecciano alle stagioni dell’amore con un finale veramente a sorpresa.

Sei mai stata tentata a mollare tutto?

No, mai. Se credo in un progetto lo porto fino in fondo ( ma questo vale per tutto, non solo per la scrittura).


Hai un consiglio da dare a coloro che vorranno intraprendere questo percorso?

Non ho abbastanza esperienza per poter dispensare consigli, però qualcosa mi sento di dire.
La padronanza della lingua prima di tutto, non si può scrivere senza conoscere bene l’italiano e le sue regole grammaticali. Avere sempre molta umiltà e fidarsi molto degli editor per quanto riguarda la revisione del testo,
Considerare il proprio romanzo come un prodotto commerciale e trattarlo come tale. Accettare le critiche negative poiché da esse si impara molto. La presunzione allontana il successo.


Una frase che ti rappresenta.

“La superficialità mi inquieta, ma il profondo mi uccide” Alda Merini.

Ringrazio la scrittrice Manuela Seletti per l'intervista.

A cura di Pina.

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